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Progetto ANADIA. Lancio seconda fase del progetto finanziato dalla cooperazione italiana

L’Ambasciatore d’Italia a Niamey, Marco Prencipe ha presenziato, insieme al Ministro dei Trasporti Omar Hamidou Tchiana e al Ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo sostenibile, Almoustapha Garba, alla cerimonia di lancio della seconda fase del progetto ANADIA, finanziato dalla cooperazione italiana.

L’attuazione della prima fase del progetto ANADIA ha confermato l’eccellente partenariato tra il governo nigerino e la cooperazione italiana e ha visto il coinvolgimento, sotto il coordinamento della Direzione della Metereologia nazionale del Niger, del Politecnico di Torino e dell’Istituto di Biometereologia del Centro Nazionale di Ricerca. Obiettivo del progetto, i cui beneficiari sono le popolazioni più vulnerabili alle inondazioni delle regioni di Tillabery e Dosso, è quello di contribuire allo sviluppo di un’agricoltura sostenibile, compatibile con i cambiamenti climatici.

Il Ministro dei Trasporti Hamidou Tchiana ha tenuto ad esprimere apprezzamento per il finanziamento della cooperazione italiana della fase del progetto pilota ANADIA ( 2013-2015) e per l’eccellente contributo dato dall’expertise del nostro paese. Al riguardo egli ha sottolineato i risultati positivi ottenuti nella prima fase del progetto tra cui la costituzione di un sistema raccolta dati sulle inondazioni a livello nazionale, una migliore comprensione dei rischi climatici e del loro impatto sui sistemi di produzione agricola.

L’Ambasciator Prencipe ha sottolineato nel suo intervento di apertura, l’eccellente livello di collaborazione con le autorità nigerine nonchè la tradizionale presenza, da diversi decenni, della cooperazione italiana nel paese, in più settori, dalla sicurezza alimentare alla sanità, dallo sviluppo agricolo alla formazione professionale e allo sviluppo di imprenditorialità, alla lotta alla desertificazione. Nello specifico del progetto ANADIA, l’Ambasciatore Prencipe ha evidenziato come tale progetto risponda all’obiettivo di contribuire alla sicurezza alimentare tramite lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile in un Paese, quale il Niger, particolarmente esposto ai rischi dei cambiamenti climatici con ripercussioni sulla sicurezza alimentare delle popolazioni coinvolte.