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Primo corso d’italiano in Niger

L’Ambasciata d’Italia a Niamey organizza il primo corso di italiano in Niger, in collaborazione con il CCFN.

L’italiano rimane una delle lingue più studiate nel mondo. “Anche quest’anno nel mondo ol­tre due milioni di persone hanno deciso di studiare la nostra lingua, fuori di nostri confini” ha ricordato Marco Prencipe, Ambasciatore d’Italia in Niger, in occasione ell’inaugurazione del primo corso di italiano n Niger.

La promozione linguistica ostituisce ormai una parte consolidata dell’approccio di promozione integrata esso in campo dal Ministero egli Affari Esteri e della Cooperazione nternazionale italiana a sostegno del Sistema Paese. Gli oltre due milioni di tudenti di italiano nel mondo frequentano corsi erogati da uno dei molteplici oggetti che all’estero contribuiscono alla diffusione della lin­gua, come le cuole italiane, le scuole e le università straniere, gli Istituti di Cultura, a Società Dante Alighieri, i centri privati.

Lo studio ell’italiano costituisce uno strumento di ulteriore arricchimento culturale er gli studenti e un ulteriore mezzo per approfondire le relazioni bilaterali on il Niger, anche grazie alle numerose borse di studio erogate ogni anno all’Italia (18 mensilità per l’anno accademico 2019/2020).

Gli ultimi dati raccolti, iferiti all’anno accademico 2017-18, rivelano un significativo ulteriore umento dell’interesse per l’italiano in egioni strategiche come l’Africa ub-sahariana (+10,48%) doveri sultano circa 23.765 studenti di italiano. Di uesti, circa 2.606 sono studenti universitari.

Un’importanza particolare è rivestita dai corsi di italiano resso gli atenei, attualmente 23 nella regione.

“L’auspicio, anche per il Niger, è che dopo questo primo orso si possa pensare ad attivare nei prossimi mesi ed anni corsi anche presso li atenei e le scuole superiori. Questo corso che inauguriamo oggi – ha icordato l’Ambasciatore – è il frutto della preziosa collaborazione con il CFN, il Centro Culturale Franco Nigerino di Niamey, il cui direttore, Olivier ange, mi sento di ringraziare sentitamente, insieme al suo staff, per ’accoglienza e il profondo spirito di collaborazione.”